C'erano una volta i bianconeri, i rossoneri, i neri (quelli ci sono ancora e infatti sono gli All Blacks). Insomma c'erano una volta i colori sociali. L'Italia è tradizionalmente maglia blu, pantaloncini bianchi, calze blu. Chi vi scrive, personalmente, non ha mai gradito le variazioni sul tema, tipo azzurro chiaro, azzurro un po' più scuro, azzurro scuro ma slavato. Insomma chi vi scrive stabilirebbe per decreto che la Nazionale debba giocare per 15 anni con la mitica maglia di Italia 90'. Oggi contro gli Usa è andata in campo qualcosa che era un incrocio tra l'Uruguay, il Napoli e la Salernitana che per sbaglio ha messo la maglia blu sui calzoncini marroni. Per questa "maglietta" la nostra federazione avrà pagato un mucchio di soldi, così come avrà pagato dei pubblicitari per ideare la pubblicità di cui sopra. Dove ci sono "il signore dei Camoranesi" e il "signore dei Buffonelli" immersi in un mare di italici stereotipi. Cosa rappresenteranno mai "il metodo", l'immagine della Gioconda, er cupolone e paesaggi tipo toscana? Secondo noi niente, solo un bel pacco di soldi per chi ci ha rifilato questa "maglia pacco" per la Confederations.
Per quanto riguarda la partita, dire che è stato un match dello stesso colore dei pantaloncini dell'Italia è il minimo. L'unica soluzione per seguirla era trangugiare birra, burp.
Passaggi puntualmente sbagliati (burp), le corse affannate (alla Claudio Baglioni - e i prati, i fiori, le case), Zambrotta che fa il giocatore di calcio non essendolo più (burp), pirlo che fa il giocatore del Milan (burp), Legrottaglie che legrottaglia (burp), gli Usa che dimostrano che da loro il calcio è come da noi il football americano: ancora inesistente (burp), Chiellini che commette fallo da rigore sull'inoffensivo Bubba dell'omonima Bubba Gump Gamberi.
Giuseppe Rossi che entra prende un pallone e fa l'unica cosa che avesse senso fare dal primo minuto a quella parte: provare a bombardare da qualunque posizione un portiere indegno di quel nome (goal).
De Rossi - che in realtà è sempre Giuseppe Rossi che si è messo un De davanti che fa molto nobile - che scaraventa in porta anche lui e segna all'inutile goalkeeper (o goal-unkeeper che è meglio).
Alla luce di tutto ciò: perché cacchio torniamo a casa e troviamo su www.gazzetta.it il titolo: "Che bella Italia?"
Boh, anzi Burp.
lunedì 15 giugno 2009
In uniforme per domare la corazzata USA
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5 commenti:
Permettimi di dissentire sulla maglia: la tinta chiara è stata scelta per evocare il decennio Pozzo nel quale l'Italia conquisto', con quella maglietta, due mondiali, un oro olimpico e due coppe internazionali.
Se basta un mondiale '90 (peraltro con figuraccia annessa) per eternizzare una maglia, figuriamoci un decennio di vittorie.
Roberto Java
Beh il Mondiale 90' non lo definirei proprio una figuraccia (terzo posto, miglior difesa, abbiamo perso la semifinale ai rigori, senza contare il gol di nuca di Caniggia) ma la mia scelta stava ad indicare la maglia semplice, azzurra, pantaloncini bianchi (andava bene pure quella di usa 94' per capirci).
Sulla scelta "storica", la maglietta della Confederations, ho i miei dubbi, oltre che per l'accostamento cromatico con i pantaloncini. Perchè rievocare un calcio che non c'è più, vittorie ormai cancellate in una maglia che in fondo di storico ha ben poco? Basta vedere il tessuto con cui è stata realizzata. Insomma una trovata commerciale, secondo me, neanche troppo riuscita.
Ma sai che a me la maglia piace? Anche i calzoncini, simili a quelli da trasferta della mia Inter di quest'anno.
Quello che non mi piace è chi la indossa, indegno di tanto onore.
Fuori la gentaglia compromessa con la cupola moggiana, via l'allenatore che non è (parole sue) tale
e potrò ricominciare a tifare la nazionale
Nuovo design della maglie per rendere omaggio al grande passato del club guardando al futuro, con la stessa ricerca della vittoria rimodellata. Penso che il design della maglia sia buono. Cosa ne pensi?
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