martedì 18 novembre 2008

Davide, Golia e i calzoncini



Nel regolamento del calcio italiano ci sono alcune regole scritte e altre "non scritte"; tra quelle scritte non è prevista la regola che non ci si possa abbassare i pantaloncini in barriera; è scritto invece che non si può girare in mutande per il campo.
Il 
fair-play dice che non si possano fare vedere le braghe ad un avversario o al pubblico in segno di scherno; ma non è scritto da nessuna parte che abbassarsi i pantaloncini a gioco fermo sia una tattica antisportiva.
Poi in Italia c'è una regola "non scritta" secondo la quale le squadre grandi rimangono tali anche quando perdono. Così come le piccole, che al massimo possono essere definte "un miracolo"; (tipo Lazzaro che resuscita o la Madonnina di Civitavecchia che piange rosso)...
Ergo, il gol del
Catania contro il Torino è irregolare. Collina e Casarin minacciano gli etnei di non farlo più. Un comportamento antisportivo insorgono tutti. Ok, sarebbe bello condannare allo stesso modo chi segna di mano, chi si butta, chi protesta, chi spezza le gambe.
Aspettiamo la prossima punizione di Alex o C.Ronaldo per apprezzare i bei gesti tecnici; di Mascara, di Gianni Vio il secondo di Zenga, uno che fa il bancario a Mestre dal lunedì al venerdì e che nel tempo libero studia come fare gol sui calci piazzati, uno che ha scritto anche
un libro sull'argomento ("più 30%") ne parliamo la prossima volta...
Forse in Italia le squadre piccole non possono essere semplicimente più brave e più astute per battere le grandi; devono aspettare che Golia le schiacci o le mandi in serie B.
Forse ci vuole Mourinho per spiegarlo ai giornalisti.

1 commento:

Unknown ha detto...

geniale.
pensassero a criticare la vera antisportività. il gesto catanese non è equiparabile a un calcio in bocca...che dovrebbe essere considerato un gesto antisportivo.
questo gesto ricorda più qualcosa di comico tipo http://www.youtube.com/watch?v=42WHkpP5zWQ