martedì 4 novembre 2008

Bologna - Roma, per pochi, ma non per tutti



Scrive Fabio:

Sono tifoso della Roma da 25 anni, purtroppo per ragioni pratiche sono impossibilitato ad andare allo stadio per seguirla.
Quando posso vado. Sabato potevo. Stavo aspettando con ansia le disposizioni del famigerato CASMS (che non è il Centro Assistenza Sanitaria Malattie Senili, ma sta a significare Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive). E il famigerato CASMS non ha tradito le attese: vendita biglietti ristretta solo ai residenti in Emilia Romagna (http://www.bolognafc.it/page.asp?p=11Biglietteria_4&m=11&l=1). I tifosi romanisti che vivono e studiano a Bologna se la possono beatamente prendere in quel posto.
Bisogna reprimere. Reprimiamo. Non importa se il rischio è minimo o massimo. Reprimiamo. Vediamo gente di dubbia moralità che spende ("spendere" è proprio il termine giusto) parole e attua provvedimenti a dir poco discutibili ("La Tessera del Tifoso" è solo l'ultima genialata), quando dovrebbe solo avere il buon gusto di stare almeno in silenzio (un ministro che parla di REPRESSIONE condannato per resistenza a pubblico ufficiale).
Io non ci sto. Sono una persona e un cittadino che non ha mai fatto casini, sono incensurato, non ho mai fatto del male a nessuno. Sono solo uno studente fuorisede residente FUORI REGIONE. Se ci sarà, spero di no, qualche delinquente RESIDENTE IN EMILIA ROMAGNA che userà la violenza, se ci saranno scontri? Chi me lo dice che gli esagitati rimarranno fuori lo stadio?
Domenica si presenteranno ugualmente centinaia (se non migliaia) di romanisti, sparsi tra il pubblico, a dire il vero solitamente poco numeroso, bolognese. Io ci andrò comunque, perché, parafrasando un noto slogan di questo periodo, LA LORO CRISI (di "Buon Senso",
diciamo così và) NON LA PAGO. Farò quello che ho sempre fatto: tifare per la Roma (magari stavolta in silenzio). Perchè almeno la libertà di tifare non me la tolgono.
Ma la voglia di andare allo stadio si.
Un tifoso stufo.

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