Visti i tentennamenti di Amauri e la posizione del governo brasiliano, nelle ultime ore sembra prendere corpo un clamoroso scambio.
Amauri, attaccante, in nazionale verdeoro, Battisti in Italia. Lippi non ha ancora detto in che posizione schiererebbe l'omonimo del grande Lucio, il ministro Alfano ha già un'idea...
sabato 31 gennaio 2009
Italia - Brasile, scambio in vista?
mercoledì 28 gennaio 2009
Le 50 cose che non stimiamo del calcio
lunedì 26 gennaio 2009
Inter - Samp, da prova Tv
Inter - Sampdoria, minuto 38. L'Imperatore non l'ha ancora messa dentro per quello che sarà il gol del definitivo 1-0. Sgomita in area con Gastaldello. Le telecamere beccano il gesto. Ci sarà la prova Tv? Si è trattato di una carezza o di un pugno?
In attesa del responso, prova a rispondere l'altro grande Adriano
sabato 24 gennaio 2009
Jimenez - Gerrard, trova le somiglianze
Centrocampisti. Ed è una. Senso del gol (più il capitano del Liverpool per la verità). E sono due. Rissa con scazzottata dopo natale. Ecco cosa hanno veramente in comune "Steve G" dei Reds e Luis Jimenez mezz'ala-mezza punta (e forse anche mezzo-giocatore) dell'Inter.
E se per Gerrard la causa è stata il classico "gomito un pò troppo alto", per Jimenez si tratta di ben altro. A quanto riportano le cronache cilene pare che Jimenez, detto "el mago", abbia litigato con il connazionale e collega (ex Chievo) Mauricio Pinilla. Colpa di un passaggio sbagliato o un dai-e-vai non restituito? No, pare che la miccia sia stata una frase che Pinilla ha rivolto a Maria Josè Lopez, all'anagrafe la signora Jimenez.
Nel 2007 l'auto di Maria Josè Lopez fu avvistata da los paparazzos cilenos nei pressi della casa di Pinilla. Particolare succoso che ad un anno di distanza non è andato giù a Jimenez. Che ha menato Pinilla davanti a tutti. Nessuno sa quale trattamento "el mago" abbia riservato alla moglie tornati a casa.
Yà frà, Nedved a Langiàn
Particolare notiziuola che emerge leggendo il Corriere dello Sport.
La presidentessa del Lanciano, Valentina Maio, ha dichiarato: «Se Nedved volesse ritirarsi dal grande calcio, al Lanciano sarebbe ben accetto. Lui è un giocatore importante che ha qualità adatte per giocare ancora a lungo, come Maldini».
La presidentessa lo ha dichiarato durante la trasmissione Diretta Calciomercato su Sky.
Di per sé non è che sia una grossa notizia, d'altronde se ne dicono tante e già sappiamo che non vedremo mai il ceco con la maglia a strisce rossonere abruzzesi. Fa effetto, comunque, immaginarlo sui campi di serie C, e cosiddette minori, dove non vieni toccato sulle caviglie così "leggero" dal fabbro ferraio di turno: lì a terra ti lasciano sul serio...morto.
giovedì 22 gennaio 2009
Varie dal mondo
Spagna - Il Real Madrid pagherà 3 mila euro per i cori nazisti dei suoi Ultrà Sur durante la gara contro l'Osasuna. L'arbitro ha annotato "bandiere e striscioni con simboli estremisti" e "cori sulle camere a gas".
Inghilterra - Cristiano Ronaldo è stato votato giocatore più odiato della Premier Leauge. Lo hanno scelto i tifosi attraverso un sondaggio on-line.
Catania - Il difensore Christian Terlizzi è stato deferito alla disciplinare a seguito delle dichiarazioni rilasciate prima dello scorso Catania - Roma. "Totti in campo andrebbe picchiato di più", aveva detto Terlizzi.
Giornata tipo dell'Inter (trovata su Facebook)
Facebook non è solo una perdita di tempo, si trovano anche trattati sociologici tipo questo:
"La giornata tipo dell'Internazionale F.C." (via Bruxello)
ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio.
ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all’allenamento (di regola si addormenta mentre sta guidando).
ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a Materazzi se può aiutarlo con la
lingua visto che é l’unico italiano. Dopo cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a Javier Zanetti.
ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l’estetista. Risponde Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti piangendo: “Mi hai detto che con quello era finita!!!”.
ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti.
ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a raggiungere l’allenamento.
ore 10.30: Mourinho prova lo schema “palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la mandi buona”.
ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che lavorava su un impalcatura lì vicino.
ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal titolo “Tanto comunque vada non ci potete espellere”.
ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d’amore.
ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo.
ore 16.00: Mourinho prova lo schema “Ibra pensaci tu”.
ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all’incrocio opposto.
ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che ha leggermente rotto i marroni.
ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia.
ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: “Allora ragazzi avete capito cosa dovete fare?”, tutti in coro “Diamo la palla ad Ibra”. Tutti tranne Materazzi che risponde “presente”.
ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna all’Hollywood, Figo all’ospizio.
ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l’amore con sé stesso ed alla fine si dice “Sei stato magnifico come sempre”.
ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una trivela.
martedì 20 gennaio 2009
Cacasenno: il Cuoco del City accusa il Milan
Sfogliando il più autorevole quotidiano britannico, si apprende che Garry Cook della dirigenza del Manchester City accusa il Milan di aver trattenuto Kakà cedendo ai richiami dei tifosi:
"Il giocatore era chiaramente in vendita".
Infatti la trattativa, secondo Cook, era già in una fase avanzata e Kakazinho pareva convinto ad accettare.
"Ho pregato molto per capire quale fosse il team giusto per me e alla fine ho deciso di rimanere".
Amen.
Qua l'articolo intero
Poi un articolo su Lavoce spiega semplicemente perché lo Sceicco Mansur, padrone del Manchester City, non ha comprato una squadra italiana:
Ha offerto una cifra astronomica per il milanista Kakà. Ma allo sceicco costerebbe di meno acquistare un'intera squadra italiana. Non lo fa perché l'industria del calcio riproduce gli stessi fattori che allontano gli investitori esteri dalle aziende italiane. Ci sono le tifoserie organizzate che esigono una sorta di pizzo. Le normative sono complesse, inapplicate o comunque arbitrarie, esponendo gli stranieri a rischi difficilmente ponderabili. Abbondano leggi ad hoc e sanatorie per chi viola le regole. E poi c'è l'endemico conflitto di interessi del nostro paese.
Burle
Abbiamo le immagini esclusive della trattativa stressante tra i dirigenti del Milan e quelli del Manchester City. Nel video sotto: come è saltata la cessione di Kaka.
venerdì 16 gennaio 2009
Il numero più brutto di Ronaldinho
I numeri li sta facendo, anche da noi. Però un gesto così poco sportivo da Ronaldinho non ce l'aspettavamo. Ride sempre perchè a calcio si diverte; riderà un po' meno per le 3 giornate di squalifica che il giudice sportivo gli ha inflitto per la prossima Coppa Italia.
Perchè il Milan è già fuori.
guardatevi (e magari fatevi na risata anche voi) con il nostro filmato
giovedì 8 gennaio 2009
Cannavaro sul nostro libro: il capitolo intero
Il capitano della nazionale italiana vincitrice dei mondiali. Pallone d’Oro 2006. Un orgoglio per la nazione, nonostante qualche gamba spezzata di troppo proprio nell’anno 2006. È stato il miglior difensore della nazionale italiana ai mondiali di Germania, senza dubbio, il miglior giocatore del mondiale insieme a Gigione Buffon. Una grande annata con la Juventus nonostante la squadra sia retrocessa per le note vicende di Calciopoli. Ma per vincere il Pallone d’Oro quali sono i criteri?
L’articolo 10 del regolamento per l’assegnazione del Pallone d’Oro li afferma chiaramente:
- insieme delle prestazioni individuali e di squadra durante l’anno preso in considerazione;
- valore del giocatore (talento e fair play);
- carriera;
- personalità, carisma.
Ehm, fra i criteri selettivi figura anche il fair play. No problem. Zinedine Zidane, dopo una testata in mondovisione che, al solo sguardo, ha diseducato milioni di piccoli calciatori, è arrivato quinto nella classifica. Figurarsi Fabione che invece ai mondiali è stato correttissimo. Peccato però che, nell’anno di nostro signore 2006, qualche volta abbia esagerato. Proprio nell’anno del Pallone d’Oro Fabione fa fuori due laziali tra andata e ritorno. All’andata, accoppa Behrami con un’entrata assassina a forbice. Due mesi di stop per l’albanese. Al ritorno compie la più classica entrata-killer sulle gambe di Mudingayi, provocandogli la frattura scomposta della tibia. Bottino conquistato: una caviglia più un ginocchio dello svizzero-kosovaro e una tibia del belga con origine congolese frammentata in maniera scomposta. Punizione inflittagli: neanche un cartellino giallo.
Così ha raccontato l’episodio il belga Mudingayi: “Mi trovavo tra Vieira e Nedved. Cannavaro è arrivato su di me come un pazzo senza preoccuparsi del pallone. Aveva ricevuto delle consegne? Non lo so, però mi arrabbio. Il peggio di questa storia è che Cannavaro non è stato neppure ammonito, mentre Dabo è stato espulso per aver brontolato per un gol annullato. In Italia i grandi club, e particolarmente la Juventus, sono sistematicamente protetti in modo scandaloso. È
disgustoso”.
Anche il sindaco di Roma, lo juventino Walter Veltroni, si è
interessato alla questione. Il primo cittadino della capitale si è recato presso l’abitazione del centrocampista della Lazio per sincerarsi delle sue condizioni e sottolineare il proprio disappunto per l’atteggiamento del difensore bianconero: “Mi piacerebbe tanto che Fabio Cannavaro prendesse un aereo da Torino e venisse qui a trovare questo ragazzo - ha detto Veltroni - Conosco bene il giocatore della Juventus, so che è una brava persona e sarebbe un bel gesto da parte sua. Mi piacerebbe anche che il club bianconero stesse vicino al biancoceleste e che prendesse qualche provvedimento”. Inoltre ha regalato due libri a Mudingayi.
Ovviamente la Juventus non ha punito Cannavaro, e ovviamente Mudingayi i libri li ha usati per non far traballare il tavolino del salotto.
Le scuse di Cannavaro arrivano solo 48 ore dopo. Coincidenza vuole che nella stagione precedente avesse già messo fuori uso un altro laziale: Muzzi. Con una gomitata gli spacca due costole. Stesso risultato: neanche una ammonizione.
W il Pallone d’Oro!
W il fair-play!
Cannavaro movie maker
I.org2 - il sito che vi amerebbe tutti se ne avesse il tempo - giovedì 08 gennaio 2009
mercoledì 7 gennaio 2009
Capitan banana
martedì 6 gennaio 2009
Fuori tutti!
"Dopo la lite tra i due giocatori (Francis e Aguillar) non c'è stata alcuna aggressione. I giocatori che sono intervenuti, inclusi gli spettatori, hanno cercato di calmare la situazione. Non so cosa è capitato a quel ragazzo (l'arbitro)...Mente nel suo referto." Questo il commento di Sebatian Naranjo, allenatore del Recrativo Linense, ai mircrofoni di Onda Cero.
lunedì 5 gennaio 2009
Se sbagli ti schiaffeggio
Forse ha avuto un raptus, probabilmente ha sbagliato. Ma ha fatto una cosa che, almeno una volta, sarà scappata a tutti.
Riccardo Fuller, attaccante giamaicano dello Stoke City, ha preso a schiaffi un suo compagno, il capitano della squadra Andy Griffin, dopo che questi aveva svirgolato un rinvio in area apparecchiando il tiro per l'attaccante avversario. Che ha inzaccato con un gran gol, c'è da dire.
E allora quelli che ti entrano da dietro spaccandoti le caviglie?
La lista degli indesiderabili di E.Gonzalez (traduzione da El Pais)
(nella foto Enric González)
Tra i nemici del fair play si segnalano con maggior frequenza i violenti. Qualunque classifica dei calciatori indesiderabili dovrebbe includere, per esempio, i Montero, padre e figlio. Il padre, Julio Montero Castillo, formò nel Granada, assieme a Fernandez e Aguirre Suarez una delle difese più brutali di tutti i tempi. Il figlio, Paolo Montero Iglesias, è passato alla storia come il giocatore più espulso della serie A italiana nonostante la sua militanza in una squadra così protetta come la Juventus. Si dovrebbero aggiungere alla lista gente come Vinne Jones, Marco Materazzi, Andoni Goikoetxea, Nobby Stiles o Jorge Costa. I candidati sarebbero troppi, i killer del calcio sono facili da riconoscere e da ricordare.
Tuttavia, se toccasse a me stilare la lista questa non sarebbe guidata da un onesto rompigambe. Il macellaio del campo da gioco è vittima della propria scarsezza di doti tecniche e, frequentemente, degli ordini dell'allenatore. Opera sotto gli occhi di tutti e accumula cartellini. I suoi rivali diretti, col tempo, sorridono mentre lo ricordano. No, non ha niente di un killer. Nella mia lista, i due posti d'onore sarebbero riservati per due calciatori eccellenti. Il primo, Pavel Nedved, pallone d'oro nel 2003. Il secondo, l'ex giocatore del Sevilla, Christian Poulsen. Curiosamente, entrambi appartengono adesso alla Juventus.
Non si tratta di una semplice mania personale, sebbene anche. Nel febbraio del 2006, un paio di tifosi interisti pubblicarono su internet un sito web dal nome esplicito, www.nonstimonedved.tk, per segnare le imprese antisportive del centrocampista ceco. Settimana dopo settimana, il sito ha iniziato a pubblicare altre figure riprovevoli. A seguito del successo ottenuto, il sito internet si è convertito in un libro, recentemente pubblicato in Italia. Non Stimo Nedved & tutti gli antisportivi constituisce un utile sommario (con le testimonianze di altri calciatori come Gattuso, Mexes, Pirlo, Zambrotta e Cannavaro) per accusare Nedved e Poulsen, due specialisti della provocazione, del gioco sporco e dell'inganno ai danni dell'arbitro.
Poulsen non è un uomo popolare in Italia. Il suo impegno nel toccare, letteralmente, i genitali di Totti durante un Italia - Danimarca (2004), ottenendo che il romano gli sputasse contro e fosse sanzionato, o i suoi calcetti e pizzicotti a Kakà durante un Milan - Schalke (2005), consumatisi nel cartellino giallo per il brasiliano che gli si mise faccia a faccia, rimangono nella memoria. Non è un uomo popolare neppure nel suo paese. Dopo la sua indecente prova nel corso di un Danimarca - Svezia, culminata con un pugno ad un avversario, il ministro della Giustizia danese, Lene Espersen, chiese che Poulsen venisse allontanato dalla nazionale. Capita, tuttavia, che questo tipo di giocatori sporchi e abili risultino troppo utili per le proprie squadre. A Poulsen venne comminato soltanto un rimprovero ufficiale della federazione.
Nedved picchia meno, sebbene picchi per quanto gli riguarda. La sua massima specialità consiste nel picchiare e cadere urlando come se gli avessero appena amputato una gamba in diretta. Forse per il suo aspetto da bambino buono, o forse per il suo talento drammatico, gli arbitri abboccano sempre: invece di fischiargli fallo contro, glielo fischiano a favore. E, con un po' di fortuna, ammoniscono la vittima. Nedved ottiene così decine di punizioni vicino all'area che di solito è lui stesso a battere. Riesce anche ad esasperare l'avversario. E creare attorno a se una totale assenza di sportività. Citerò ad esempio la partita del 5 ottobre 2003, Juventus - Bologna. Zambrotta inciampò e cadde nell'area avversaria e l'arbitro, parzialmente coperto, fischiò rigore. Allora Zambrotta si alzò e si avvicinò all'arbitro per confessargli che non era esistito alcun fallo. Nedved si lanciò sul suo compagno e, dopo averlo frenato, lo convinse a restare zitto. Puro fair play.
Qui l'articolo in spagnolo, di Eric Gonzalez, El Pais
domenica 4 gennaio 2009
Recensione di "Non stimo Nedved" su El Pais!!!
Pavel Nedved, reportage
Che ve lo diciamo a fare...
SECONDA PARTE
Paul Gascoigne, genio sregolato
Sono quelli che più mi piacciono. Questo è un reportage su Paul Gascoigne.
PRIMA PARTE