lunedì 29 settembre 2008

Un po' di tutto

Un po' di tutto: antisportivi + divertenti

venerdì 26 settembre 2008

La favoletta del calcio british

C'era una volta il calcio britannico. Quello muscoli, cuore e palla lunga al centravanti. C'era una volta un calcio che vinceva poco in europa (anni '80). Un calcio dove gli arbitri lasciavano spesso correre, da qui l'espressione "arbitraggio all'inglese". Oggi il calcio inglese è sicuramente cambiato, ci sono più stranieri e i grandi club vincono anche all'estero.
Oltremanica però non è un caso vedere dei veri interventi brutali, come quello di Taylor sul carioca-croato Eduardo dell'Arsenal.
O come questo dell'austro Pogatez su Rodrigo Possebon.
Dopo questa entrata i dirigenti del Manchester hanno deciso che quando si riprenderà dall'infortunio cambiarenno il nome sulla maglietta in "Nonpiùbon".

martedì 23 settembre 2008

La palla a Facchetti

Negli anni '80 - '90 sul settimanale per ragazzi "Il giornalino" c'era una rubrica intitolata "La palla a Facchetti". Rispondeva alle domande dei lettori e, ovviamente, era accessibile a un bambino di 5 anni.
Incredibile come rispondesse con intelligenza a ogni domanda anche la meno intelligente...e non erano poche.
Ringrazio i miei spacciatori di "Il Giornalino". A 5 anni ho iniziato a leggere quello che scriveva un uomo di sport.





dall'unica fonte su cui ho trovato la notizia: Inter.it

CESANO MADERNO (Milano) - Momenti di grande emozione questo pomeriggio a Cesano Maderno, in provincia di Milano. Alla presenza del sindaco locale, Paolo Vaghi e di alcuni membri dell'amministrazione comunale, è stata intitolata una piazza a Giacinto Facchetti, indimenticato e indimenticabile campione nerazzurro. L'Inter non ha voluto mancare all'evento. Presente la signora Bedy Moratti, in rappresentanza della proprietà e i due campioni argentini Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso. Commoventi le parole in ricordo del diciannovesimo presidente della storia nerazzurra, pronunciate dal figlio Gianfelice Facchetti (presente con il fratello Luca e lo zio Luigi Facchetti), dalla signora Bedy, da Javier Zanetti e da Esteban Cambiasso. Presenti anche alcuni ex calciatori della Grande Inter, tra i quali Luis Suarez e Aurelio Milani, oltre all'avversario di innumerevoli derby Lodetti. Durante la cerimonia è stata letta una lettera del presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni.

sabato 20 settembre 2008

Come arrivare tranquilli alla pensione




Dall'intervista del Corriere della Sera con Valentina Vezzali emerge una risposta interessante da commentare.
http://www.corriere.it/politica/08_settembre_17/doppio_senso_vezzali_491f420e-848e-11dd-be21-00144f02aabc.shtml?fr=correlati
[...]Intervistatore:
Valentina Vezzali vota per il Pdl?

Valentina Vezzali
«Da atleta sono super partes: ora io voto per l'Italia e per lo sport. Quando mi sarò ritirata, dirò come la penso e, magari, se intendo entrare in politica»[...]

Perché Valentina deve dirci se entrerà in politica? Perché Valentina deve anche porsi il dubbio se entrare in politica o no? Qual è il suo background che le consente di pensare di entrare in politica? Oltre a essere una grandissima campionessa nello sport che preparazione ha per poter pensare di porsi tale quesito?
Forse dovrebbe consultarsi con Iva Zanicchi, Bud Spencer e Provolino per chiarirsi le idee!
ops...

Giusto per rinfrescare la memoria

giovedì 18 settembre 2008

"Al fin della licenza, io non perdono e tocco”



Il mondo del calcio si stringe attorno a Mimmo Giuliano, centrocampista della Maceratese e marito di Valentina Vezzali. Giuliano ha cercato di salvare il salvabile dichiarando "non capisco come si possa vedere malizia nelle parole di Valentina", mentre lucidava una spranga. A occhio e croce non lo capisce il 98% degli italiani, più o meno quelli che non sanno che nella scherma toccare significa portare a segno una stoccata. Ovviamente non lo capisce nemmeno Vespa, che si affretta a precisare "toccare in senso tecnico, in senso tecnico" riferendosi alla stimolazione di parti intime.

“Non me ne frega niente, se anch’io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato; coi furbi e i prepotenti, da sempre mi balocco, e al fin della licenza, io non perdono e tocco” (Cirano di Bergerac)


venerdì 12 settembre 2008

Perché gli italiani piacciono tanto all'estero

Il suo calcio non è champagne, però la sua simpatia non ha limiti. Dopo gli strafalcioni linguistici in giro per l'Europa...ora è il momento dei capitomboli in conferenza stampa...letteralmente!

Stadio di guerra









La "stagione del dialogo" tra polizia e tifosi del calcio italiano è già finita. Oltre alle trasferte vietate dalla A fino all'Eccellenza le "autorità" studiano nuove misure (quelle post Raciti e Sandri sono già vecchie, non sono passati neppure 2 anni).
Antonio "i morti fanno parte del sistema" Mataresse propone: "se necessario costruiamo celle negli stadi per mettervi subito dentro chi delinque". In attesa di capire se è necessario, magari aspettando che succeda qualcos'altro ma mai senza fermare il campionato per carità se no si puniscono i tifosi e le città (e toccate tutto ma non il nome della città, De Laurentis e altri docet), la proposta potrebbe essere un'altra. Le partite giochiamole direttamente nelle carceri, la Uisp lo fa da anni. Così risparmiamo soldi e offriamo uno spettacolo anche a chi (detenuti e secondini) non ha molto svago la domenica.

Così la Uefa sulla proposta Matarrese: "meglio impedire che i violenti entrino negli stadi piuttosto che metterli in gabbia. Noi siamo a favore di un coordinamento europeo per l'interdizione dagli stadi in modo che le varie frange di teppisti possano essere bloccate anche oltre i confini".

Ah scusate,forse il rimedio è la T-shirt.



martedì 9 settembre 2008

CHE C'AZZECCA



Quattro giornate con le curve chiuse al San Paolo. Così ha deciso il giudice sportivo per i fatti accaduti all’interno dell’Olimpico (test di reattività sugli steward con tricchettrac). Altri valuteranno quello che è accaduto fuori e di cui si ha un assaggio nel video.



De Laurentis è offesissimo, minaccia di mollare tutto (ci stiamo credendo tutti), a Roma erano pochi mariuoli (il video lo dimostra chiaramente). Non deve PAGARE LA CITTA’. Quale atrocità, far PAGARE LA CITTA’. Finalmente abbiamo capito qual è il male assoluto nella storia: far PAGARE LA CITTA’. Poi se proprio devono pagare le città, perché Napoli sì e gli altri no.

In questi momenti nessuno c’entra nulla con gli ultras. Soprattutto i presidenti non c’entrano mai niente con gli ultras, tranne quando c’è da foraggiarli, da farsi acclamare, da unirsi a loro per insultare l’arbitro, da usarli per cacciare l’allenatore. Ora il Viminale sbrigherà sempre più agevolmente le questioni vietando ogni trasferta ritenuta a rischio. Uno studio da noi commissionato a Luigi Crespi (nella foto sotto) dimostra chiaramente che nel 2010 le uniche partite con pubblico saranno Albinoleffe-Chievo e Nazionale cantanti-Nazionale piloti.

sabato 6 settembre 2008

Respirazione bocca a bocca



No, non ci siamo estinti.
Dove eravamo finiti?
No, non abbiamo boicottato le Olimpiadi pekinesi.
Abbiamo studiato. Cosa?
Altre nuove mille evoluzioni per questo blog. Il tema è lo stesso: lo sport come mezzo educativo.
A volte ci arrivano minacce varie (per lo più da chi non ha capito lo spirito di questo blog soffermandosi al fatto 'ma che cattivi che non volete bene a Nedved').
Ma ormai crediamo che quello che cerchiamo di dire sia chiaro e continuare a spiegarlo dopo 2 anni e mezzo di attività è fuori luogo...quindi ci riproviamo.

Nella Costituzione Italiana, lo Sport viene visto sotto: * FONTE PRIMARIA E FONDAMENTALE DEL NOSTRO ORDINAMENTO GIURIDICO

Sarebbe cosa buona e giusta rispettarne le regole senza cercare di imbrogliare...mettiamola così.