Storia di mazzate, storia di un sincero odio
La storia di due uomini che
si odiano.
O almeno noi tutti pensiamo
si odino.
Marcello è un signore di
mezz'età, che fuma sigari e mangia nei ristoranti di Viareggio, pur non essendo
assaggiatore ufficiale del Gambero Rosso.
Di lavoro fa il Commissario
tecnico. Vincente. Antipatico. Vincente e antipatico.
Il Belpietro del calcio
italiano.
Antonio è un giovane uomo,
cresciuto troppo in fretta per diventarlo appieno.
Giamburrasca, scavezzacollo,
sempre pronto ad infrangere regole, come fossero ancora finestre di Bari
Vecchia, e ad andare contro.
Di lavoro fa la seconda
punta.
Il migliore a Bari. Il
migliore in Italia.
Non gioca in Nazionale dai
quarti di finale di Euro 2008.
L'allenatore era Roberto.
La storia, superficialmente,
potrebbe apparire la stessa, già vista e rivista.
Il campione, l'allenatore,
l'incomprensione.
Roby, Giovanni (speriamo tu
batta Raymond), niente Mondiali.
Alberto, Giovanni (sempre
lui), niente Europei.
In questo caso, però, non si
parla di incomprensioni tecnico-tattiche o di moduli 4442arombo o 352coniterzinichespingono.
Qua si parla,
eufemisticamente, di MAZZATE.
Quelle che Antonio avrebbe
dato a Davidino. Secondo quanto emerge da un servizio di Striscia la Notizia.
Davide, figlio di Marcello.
Di lavoro procuratore di
calciatori.
Influente, in quanto figlio
di Marcello, in quanto amico di Luciano.
Per informazioni domandare a
Andrea, miglior difensore della passata Bundesliga, che non gioca più in
Nazionale da quando è tornato Marcello. Questa è un'altra storia, ma sappiamo
benissimo che con gente del calibro di Nicola, Alessandro, Giorgio e Fabio, la
difesa è blindata e il posto te lo scordi.
Tornando alle mazzate, un
noto e anonimo pentito di Striscia la Notizia ha confessato che Antonio
e Davidino se le sono date in un notissimo locale di una nota località.
Davidino, che le ha prese,
chiama papà:
D- Papà
M- Davidino, bello de
papà, che c'è? Perché mi chiami a quest'ora?
D- ma sono le 21:30
M- sai che dopo Affari
Tuoi vado a letto, perché la mattina mi sveglio alle 5 per scrutare lo
splendido mare della Versilia
D- Vabbè papozzo, non mi
interessa. Antonio mi ha menato.
M- Antonio chi?
D- Antonio lui.
M- E che ti ha fatto?
D- mi ha graffiato, anche
se sono riuscito almeno a tirargli i capelli. Gli ho strappato due mechès.
M- Bravo a papà.
D- Senti non è che
potresti non convocarlo piu in nazionale?
M- ma se domani devo dare
i convocati, nella mia ultraspettacolare idea di Nazionale lui è nel tridente
con SuperMario e Pepito. Il calcio-champagne viene prima di tutto. Ma almeno
hai parlato con lo zio Luciano?
D- Si, chiaro. Dai papone
mi ha anche rovesciato un cubalibre sulla camicia che mi ha regalato la mamma.
M- EEEEEEEEEEEE?
D- Ho provato a togliere
le macchie ma non va via. Maledetto De Luigi testimonial del detersivo.
M- lo depenno subito, non
giocherà piu nell'Italia, la Nazionale in cui i migliori giocatori devono
rappresentare il movimento calcistico quattrovolte campione del mondo.
D- Grazie babbone
M- Anzi sai che ti dico?
Tolgo pure SuperMario e metto Pepe e Iaquinta.
D- Ciao papacchione, sei
il miglior paparino che si possa immaginare
M- Buonanotte
Sarà veramente andata così?
E se fosse andata così, chi
siamo noi per intimare a Marcello di convocare Antonio?
Molto probabilmente Antonio a
giugno sarà in vacanza.
Marcello in Sudafrica.
A detta di molti critici per
poco tempo.
Ma, come si suol dire
retoricamente, il tempo è galantuomo.
Quindi
Partecipate anche voi al sondaggio: Antonio o
Marcello? Se doveste fare un viaggio in un’isola
deserta, chi buttereste giù dalla torre?
E soprattutto:
Il tempo è galantuomo?
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