venerdì 20 novembre 2009

Zemanlandia, il film, Parte 1 - Parte 2 - Part 3


ZEMANLANDIA PARTE 1





ZEMANLANDIA PARTE 2



 

ZEMANLANDIA PARTE 3



giovedì 19 novembre 2009

Gioco di mano














Thienry Henry, professione manovale. Grazie ad un tocco di mano (vedi foto) il numero 12 dei blues apparecchia il gol per Gallas. Poi sempre "Titì" corre ad esultare.
Una Francia sottotono, scusate l'eufemismo, si qualifica al prossimo mondiale grazie a questo gesto palesemente antisportivo. A fine gare l'attaccante del Barca ammetterà di averla toccata con il braccio. "Ma sono due anni che lottiamo per qualificarci..." ha spiegato.

Embè?

Oggi Giovanni Trapattoni si è sfogato, chiedendo che la partita venga rigiocata. Non succederà mai. Comunque Trap hai la nostra stima.


martedì 17 novembre 2009

Orby


...





venerdì 13 novembre 2009

Drogba, il kung fu e giochi di mare

Drogba è uno che perde la melonera. Si beccò un bel po' di giornate per aver detto all'arbitro che si sarebbe volentieri mangiato le sue balls per le decisioni prese durante la semifinale di Champions  Chelsea - Barca.
Un po' sta sulle palle per questo suo modo di fare. Un po' sta sotto i tacchetti di Evans durante il match Chelsea Manchester 8 Novembre 2009. Il Chelsea vince 1 a 0 goal di Therry. Il Manchester vince una costola a zero, macellaio Evans. Al 73esimo palla che rimbalza alta a bordo area del Manchester, Evans salta e la colpisce in largo anticipo su Drogba, ma Evans, mentre è ancora in volo, sferra un calcione sull'ivoriano e lo mette KO. Un gesto atletico non indifferente. Drogba viene ammonito dall'arbitro. Il motivo può essere l'aver mosso le gambe come un epilettico dopo il contrasto. In effetti modi di soffrire ce ne sono migliaia migliori e questo è proprio ridicolo. Ma Drogba ha preferito la sofferenza da sedia elettrica.



Gli arbitri inglesi non fanno degli occhi la loro arma migliore.
Vedere cosa è successo in Sunderland - Liverpool del 17 Ottobre 2009. Darren Bent segna l'1 a 0 contro il Liverpool, goal che deciderà la partita. Ma il portiere Reina è spiazzato dal pallone che schizza su una palla da mare lanciata dagli spalti. Guarda caso da un tifoso del Liverpool. Il goal viene convalidato e il Sunderland vince.


Special thanks alla segnalazione di Agostino Ciciriello su Facebook. 


mercoledì 11 novembre 2009

ANTONIO vs MARCELLO



Storia di mazzate, storia di un sincero odio

Quella che vi racconteremo è una storia.
La storia di due uomini che si odiano.
O almeno noi tutti pensiamo si odino.
Marcello è un signore di mezz'età, che fuma sigari e mangia nei ristoranti di Viareggio, pur non essendo assaggiatore ufficiale del Gambero Rosso.
Di lavoro fa il Commissario tecnico. Vincente. Antipatico. Vincente e antipatico.
Il Belpietro del calcio italiano.
Antonio è un giovane uomo, cresciuto troppo in fretta per diventarlo appieno.
Giamburrasca, scavezzacollo, sempre pronto ad infrangere regole, come fossero ancora finestre di Bari Vecchia, e ad andare contro.
Di lavoro fa la seconda punta.
Il migliore a Bari. Il migliore in Italia.
Non gioca in Nazionale dai quarti di finale di Euro 2008.
L'allenatore era Roberto.
La storia, superficialmente, potrebbe apparire la stessa, già vista e rivista.
Il campione, l'allenatore, l'incomprensione.
Roby, Giovanni (speriamo tu batta Raymond), niente Mondiali.
Alberto, Giovanni (sempre lui), niente Europei.
In questo caso, però, non si parla di incomprensioni tecnico-tattiche o di moduli 4442arombo o 352coniterzinichespingono.
Qua si parla, eufemisticamente, di MAZZATE.
Quelle che Antonio avrebbe dato a Davidino. Secondo quanto emerge da un servizio di Striscia la Notizia.

Davide, figlio di Marcello.
Di lavoro procuratore di calciatori.
Influente, in quanto figlio di Marcello, in quanto amico di Luciano.
Per informazioni domandare a Andrea, miglior difensore della passata Bundesliga, che non gioca più in Nazionale da quando è tornato Marcello. Questa è un'altra storia, ma sappiamo benissimo che con gente del calibro di Nicola, Alessandro, Giorgio e Fabio, la difesa è blindata e il posto te lo scordi.
Tornando alle mazzate, un noto e anonimo pentito di Striscia la Notizia ha confessato che Antonio e Davidino se le sono date in un notissimo locale di una nota località.
Davidino, che le ha prese, chiama papà:
D- Papà
M- Davidino, bello de papà, che c'è? Perché mi chiami a quest'ora?
D- ma sono le 21:30
M- sai che dopo Affari Tuoi vado a letto, perché la mattina mi sveglio alle 5 per scrutare lo splendido mare della Versilia
D- Vabbè papozzo, non mi interessa. Antonio mi ha menato.
M- Antonio chi?
D- Antonio lui.
M- E che ti ha fatto?
D- mi ha graffiato, anche se sono riuscito almeno a tirargli i capelli. Gli ho strappato due mechès.
M- Bravo a papà.
D- Senti non è che potresti non convocarlo piu in nazionale?
M- ma se domani devo dare i convocati, nella mia ultraspettacolare idea di Nazionale lui è nel tridente con SuperMario e Pepito. Il calcio-champagne viene prima di tutto. Ma almeno hai parlato con lo zio Luciano?
D- Si, chiaro. Dai papone mi ha anche rovesciato un cubalibre sulla camicia che mi ha regalato la mamma.
M- EEEEEEEEEEEE?
D- Ho provato a togliere le macchie ma non va via. Maledetto De Luigi testimonial del detersivo.
M- lo depenno subito, non giocherà piu nell'Italia, la Nazionale in cui i migliori giocatori devono rappresentare il movimento calcistico quattrovolte campione del mondo.
D- Grazie babbone
M- Anzi sai che ti dico? Tolgo pure SuperMario e metto Pepe e Iaquinta.
D- Ciao papacchione, sei il miglior paparino che si possa immaginare
M- Buonanotte

Sarà veramente andata così?
E se fosse andata così, chi siamo noi per intimare a Marcello di convocare Antonio?
Molto probabilmente Antonio a giugno sarà in vacanza.
Marcello in Sudafrica.
A detta di molti critici per poco tempo.
Ma, come si suol dire retoricamente, il tempo è galantuomo.

Quindi

Partecipate anche voi al sondaggio: Antonio o Marcello?  Se doveste fare un viaggio in un’isola deserta, chi buttereste giù dalla torre?

E soprattutto:

Il tempo è galantuomo?

martedì 3 novembre 2009

L'uomo in più (contropiede placcato dall'allenatore)

Un genio.

Se hai una cravatta così, non puoi che essere un genio. O un pazzo.Sì, forse un pazzo è meglio. La cravatta la vedrete nel video sotto, e attaccato alla stessa ammirerete Gunnar Prokop, allenatore della squadra austriaca di pallamano dell'Hypo Niederösterreich.
Gunnar (in foto a destra), oltre a essere noto per essere portatore sano di sopracciglia pettinabili (usate in passato come controfigura dei baffi di Sean Connery nelle scene pericolose di Indiana Jones e l'Ultima crociata), è stato protagonista di un episodio fantastico qualche giorno fa. Si giocava una partita di Champions League tra l'Hypo Niederösterreich e le francesi dell'HB Metz. Il sessantanovenne Gunnar, noto per le sue dichiarazini misogine durante varie interviste, blocca a pochi minuti dalla fine del match il contropiede della squadra avversaria facendo scudo col suo corpo. Entrando proprio in campo addosso a una giuocatrice. Niente da fare...un genio. Che ha dovuto dimettersi subito dopo il match. Un pirla.
Video: (l'enfasi e il pathos del telecronista sono quelli tipici dei Paesi tedescofoni)


lunedì 2 novembre 2009

Giusto così

La simulazione della settimana è di Riccardo Meggiorini. Sull'uscita di Castellazzi (0:48) il barese si lascia chiaramente cadere ottenendo un rigore al novantesimo. Se c'è una giustizia lo doveva sbagliare, e l'ha sbagliato. Più corretti i biancorossi nel contenere le proteste dopo il gol (buono) annullato in pieno recupero.