“Se saltelli muore
Balotelli”. Questo è il coro in voga al momento contro Mario Balotelli.
Calciatore di colore dell’Inter. Gli juventini lo detestano per il suo
comportamento spocchioso in campo, spesso intimidatorio e sempre pronto a gesti di
risposta contro le provocazioni del pubblico avversario. I cori che si alzano
dalle curve sono contro il colore della sua pelle. Sono anche quelli della curva juventina
dell’Aprile 2009. Balotelli è un campione e i cori nei suoi confronti sono cori
di chi ha paura di subire goal da un calciatore. Il problema non è il razzismo
contro Balotelli. Il problema è il razzismo che c’è negli stadi italiani: gli
italiani che vanno allo stadio sono italiani dell’Italia, quindi il problema è
il razzismo in Italia.
Cori
razzisti contro i
napoletani ci sono da sempre, contro i terroni. Il termine ebreo è
spesso usato
per indicare qualcuno negativamente : (esempio: Franco è ebreo).
No, non sono sfottò e basta.
No, non sono sfottò e basta.
C’è chi dice che “non esistono neri italiani”.
La xenofobia da sempre
infesta i nostri stadi, la nostra società. Da sempre si è urlato allo stadio: “zingaro”
o “negro” o ”ricchione”. L’errore è non considerarlo razzismo, ma un semplice
sfottò e non scandalizzarsi: le stesse persone che lo urlano allo stadio, lo dicono anche fuori,
solo che lì è un reato perseguibile per legge.
qui sotto 2 articoli di Gianni Mura a riguardo:
Primo
Secondo
qui sotto 2 articoli di Gianni Mura a riguardo:
Primo
Secondo
Nessun commento:
Posta un commento